L’aria fredda proveniente da Est/Nord-Est sta gradualmente tracimando nell’Adriatico e sull’Italia. Diverse località costiere e sub-litoranee presentano temperature oscillanti tra i 3°/5°C alle ore 19:00 del 23 Marzo.
Nell’interno e sulle aree montane la flessione termica è altrettanto evidente: -10°C a Campostaffi , -7,6°C a Campo Catino, -6,4°C a Castelluccio di Norcia, -13,8°C a Campo Imperatore (dati delle 19:00 circa).
La sinottica prevede l’isolamento del nocciolo di estrazione continentale sulla nostra Penisola, con la classica seprazione dall’alimentazione principale denominato cut-off. Il taglio fuori (traduzione alla lettera) produrrà nelle prossime ore una goccia fredda con valori rigidi in quota ma soprattutto ai livelli medio-bassi della troposfera, come è consuetudine durante le irruzioni di aria orientale a causa della stratificazione pellicolare della massa.
In questo stadio (prossime ore) inizierà la traslazione del sistema e l’afflusso di una avvezione calda in scorrimento sulla massa fredda verso l’Adriatico (una sorta di effetto ritornante) e le zone centrali.
Sono previste nevicate (in alcuni casi già iniziate, come nel Teramano per effetto orografico) nei territori delle Marche, Abruzzo, Puglia centro-settentrionale, Molise, Lucania nord-orientale con possibili fiocchi sin verso le aree costiere e sublitoranee. Le precipitazioni interesseranno più in generale anche gli altri settori interni/montani (Umbria,Lazio e Campania) con fiocchi/gragnola a quote anche pianeggianti e collinari (200-400mt).

Precipitazioni previste per le prime ore di domani, 24 Marzo. I modelli prevedono l’interpretazione del dato: la distribuzione su gran parte del Massiccio Centrale denota un possibile interessamento di diverse aree interne contigue.
Successivamente la rotazione della struttura barica potrebbe inviare nubi e fenomeni sin verso L’Emilia-Romagna e la dorsale appenninica tosco-emiliana, in attesa che da sud si comincino a sentire gli effetti di una falla barica nord-africana in risalita verso la Sicilia. L’ingresso di questo nuovo elemento produrrà temporali intensi dapprima al Sud e poi nelle altre regioni, con il Nord forse colpito da una fase nevosa determinata dal sovrascorrimento della massa caldo-umida sullo strato freddo.